Il puteolano innanzitutto è un dialetto o una storpiatura del napoletano?

La risposta alla prima domanda è si, il puteolano è un dialetto a se stante in quanto ha una propria grammatica, diversa dalla lingua napoletana.

Un dialetto che purtroppo si va perdendo e la causa è legata soprattutto al fenomeno del bradisismo.

Col bradisismo gran parte della popolazione di Pozzuoli tra cui l’intero Rione Terra, fu trasferita nel nuovo quartiere di Monterusciello.

Molte delle case al centro una volta ristrutturate furono vendute a persone provenienti da altre zone specialmente da Napoli e dalla provincia.

Il risultato è che il centro storico di Pozzuoli è abitato oggi da molte persone che non sanno neanche lontanamente cosa sia il dialetto puteolano e nemmeno lo capiscono.

Per sentire un po’ di dialetto occorre ascoltare i pescatori che ormeggiano al porto o le persone anziane che sostano a giocare a carte nei giardinetti che ancora conservano il ricordo di questo dialetto piuttosto singolare.

Il puteolano è un dialetto difficile da leggere da scrivere e soprattutto da comprendere.

Ascoltando ad esempio pescatori che parlano in puteolano stretto è difficile carpire anche solamente una parola di quello che dicono.

Il puteolano scritto non è da meno.

A titolo di esempio vi riportiamo una bella poesia di Mariella Tafuto che ha un blog molto bello che parla soprattutto della zona dove è nata, il Largo del Rosso, che è una roccaforte storica di Pozzuoli.

La poesia si chiama Nonnanonna marenara, ed è una sorta di ninna nanna:

Nonnanonna marenara (dialetto puteolano) Ruorme ...

Stong’armànnö ‘na ræzza rë vasë
attuornö a chëst’uocchië
ca sèmpë cchiù trόichënö, â nottë,
‘afferrà’ suonnö. Róint’ ‘u schëurö

së movë ‘acucèlla c’ ’a manö
‘i pacienza jinchëuta …

E ‘nzë sænte ‘nu suonö, ’nt’ ‘u schëurö,
si ‘Ammorë arrëpèzza
ddëuj’ uocchië scusëutë.

(Dialetto puteolano)


Traduz. Ninna nanna marinara

Dormi …
Sto costruendo una rete di baci
intorno a questi occhi
che sempre più tardano, di notte
a prender sonno. Nel buio

si muove l’agucella
con mano paziente riempita …

E non si sente alcun suono, nel buio
se l’Amore rammenda
due occhi scuciti.